Ca’ Alfieri al 30 è un Bed & Breakfast di charme a Govone nelle colline del Roero, tra Langhe e Monferrato, nato da un sogno di Fulvia e Bruno: “Cambiare vita, e ritrovare il tempo per le piccole cose”. Immaginatevi l’eleganza di un’antica tenuta di campagna, con soffitti a volta affrescati, immersa in un paesaggio di alberi da frutto e vigneti secolari. Un giardino all’italiana con al centro un grande albero della famiglia delle magnolie, quello dei rosari. Lassù, in cima alla collina, il castello Reale di Govone, roccaforte medioevale ricostruita nel Settecento ed ex residenza Sabauda, tutelato dall'Unesco come patrimonio dell'umanità.
Bruno, ingegnere di Cuneo, da sempre nell’informatica e nella consulenza aziendale. Fulvia, dal lago di Como, una vita nel turismo fra grandi hotel e catering. “Quando vedemmo per la prima volta Ca’ Alfieri al 30, nella primavera del 2007, la casa aveva un suo fascino decadente. Dalle stanze abbandonate trasudava però il fascino di una vecchia signora che chiedeva solo di essere corteggiata, per ritornare ai fasti di un tempo” raccontano i proprietari di Ca’ Alfieri al 30.
Credenze piemontesi d’antan e camini in marmo si mixano con tessuti e mobili francesi. “Questi richiami alla Francia si legano al Castello Reale di Govone, ex residenza Savoia, e ai nostri viaggi in Provenza”. Ad accogliere gli ospiti un salone rosso pompeiano con un pavimento in legno a lisca di pesce.
Soffitti affrescati, cementine, toile de jouy, vasche da bagno poggiate su piedi di leone e biancheria uscita dai bauli della nonna. I nomi delle camere sono un omaggio all’antica famiglia reale dei Savoia e alle sue principesse: Matilde, Mafalda, Margherita e Carlotta. Per i più romantici, Adelaide e Jolanda, le due mansarde con travi a vista. Per colazione, torte e marmallate fatte in casa. E poi formaggi dell’alta langa e frutta di stagione.
La sera si sorseggia un bicchiere di grappa davanti al camino in noce. Nella cucina il vecchio lavatoio in marmo è sublime. E poi la credenza piemontese, il tavolo in legno con ripiano in marmo (dove una volta si stendeva la pasta dei tajarin) e la piattaia.
Le terrazze hanno un panorama mozzafiato che spazia dalle colline del Roero a quelle di Langa. Nelle giornate limpide si vedono le cime delle Alpi marittime: Argentera, Corno Stella… La vecchia legnaia è stata trasformata in una zona relax con sauna. E poi c’è la piscina tra le vigne (con acqua salata!).
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