Immaginate di rifugiarvi sui tetti del Riad Salentino. Nel centro storico di un piccolo paese del Salento, in Puglia. I toni caldi della pietra leccese si affiancano a pareti ricoperte di calce bianca. Un tocco di colore lo danno i serramenti in legno dipinti di azzurro cielo. Lo stesso colore trovato sulle superfici dei due capitelli ottocenteschi dell’arco d’ingresso.
Stanze voltate si affacciano su una piccola corte, ricordando l’architettura di un riad. Il cuore della casa è proprio la piccola corte, pavimentata con lastre burattate di pietra leccese posate a correre. «Le stesse lastre sono state utilizzate anche all’interno della casa per creare una sorta di continuità visiva: solamente nel bagno e nella cucina le lastre sono state sostituite da un sottile strato di micro cemento color beige, steso a mano con la cleta (un piccolo frattazzo), per non appesantire troppo le volte su cui poggiavano» racconta l’architetto Massimo Brambilla.
Luminoso, romantico e arabeggiante, il Riad Salentino sfrutta la successione delle terrazze, una volta utilizzate per la seccatura degli ortaggi, per creare aree relax. Su una di queste terrazze è stata creata una micro piscina bianca in EPS: «Per renderla leggera e non appesantire le strutture sottostanti. La micro piscina è completamente bianca, in questo modo si mimetizza il più possibile con l’esistente; un po’ come un piccolo volume sempre esistito, in contrasto con lo scuro pavimento in chianche ormai ricoperto da muschi e licheni formatisi nel corso dei decenni” spiega Massimo.
Il Riad Salentino fa parte del progetto Acqua di Puglia, nato per valorizzare il territorio salentino e l’architettura pugliese. Ho chiesto a Massimo Brambilla, ideatore del progetto, di raccontarmi qualcosa in più.
Era il 2018 quando desideravamo tanto una casa al mare e scegliemmo Matino per realizzare questo sogno. Un paio di settimane prima dell’acquisto della casa, il Riad Salentino, io e mia moglie eravamo bloccati in baita in Svizzera, davanti al camino, sotto una copiosa nevicata novembrina. Fantasticammo sull’avventura che ci stava aspettando e scegliemmo il nome del nostro progetto: Acqua di Puglia. Il giorno dopo registrammo il marchio. Il motto scelto riassume eloquentemente ciò che vogliamo fare: “Il nostro modo di vivere la Puglia”.
Acqua di Puglia cerca, scova e sceglie oculatamente immobili immersi nei più piccoli centri storici o sperduti sulle coste salentine, ponendosi come obiettivo quello di dar loro una nuova vita. Non è una semplice agenzia o un'impresa di costruzioni, Acqua di Puglia è uno stile di vita basato sulla condivisione di valori quali: autenticità, eleganza, unicità e semplicità.
Case in stile rural chic contemporaneo, semplici e raffinate, impreziosite da maestranze locali, dove si respira un’aria mediterranea. Tutte le case hanno in comune l’utilizzo dei medesimi materiali naturali e locali (pietra leccese, carparo, calce bianca, legno, lino) e degli stessi oggetti di arredo (la maggior parte di nostra produzione). Molte delle case sono caratterizzate dalla presenza di persiane blu, pareti bianche e micro piscine sul tetto.
La mia ispirazione nasce dalla passione per il restauro, sviluppata già in giovane età quando ero studente di architettura. Ho eseguito centinaia di restauri di chiese su tutto il territorio lombardo, soprattutto sul Lago di Como, da dove provengo. In generale cerco di preservare l’esistente e di valorizzare gli elementi architettonici poveri, accostandoli a nuovi materiali neutri e contemporanei, facendoli stridere l’uno contro l’altro e creando una sorta di effetto sorpresa.
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