Fiori, mongolfiere, cloche e persino un circo con tanto di pizzi e stoffe d’antan: mi sono innamorata a prima vista delle storie raccontate da Mes Objets de Charme con un semplice fil di ferro. Dietro a questo brand c’è Sara Stefanini. Fotografa e amante del brocante, ma anche artigiana, mamma e donna digital.
Su Instagram racconta storie, su Etsy vende i suoi oggetti in fil di ferro, su Facebook tiene una vetrina di prodotti con la patina di un tempo. E con le sue mani crea poesie, così come attraverso la fotografia. Ho avuto il piacere di incontrarla, e mi ha raccontato qualcosa in più su di lei e sulla sua storia.
Ci sono molte cose che mi appassionano: la fotografia, l’handmade e gli oggetti vintage. Tutti rappresentano un aspetto di me e di quello che amo e difficilmente potrei rinunciare anche solo a uno di loro. Ma adoro anche correre, fare sport (anche se con la mia vita piena passa sempre in secondo piano), i viaggi e leggere.
Il fil di ferro è un materiale povero e apparentemente senza anima, ma è molto duttile, lo si può plasmare, creando storie e oggetti meravigliosi. Per me il fil di ferro è poesia, un altro modo per raccontare favole.
Mi è sempre piaciuto creare piccoli oggetti, credo sia un retaggio dei miei nonni materni che erano capaci di fare tutto da soli. Avevano un ristorante a Milano, mia nonna cucinava, ma era anche bravissima a cucire, ricamare e tappezzare. Mio nonno era in grado di fare meraviglie con il legno. La mia passione per il fil di ferro è nata in Francia, dove ho vissuto per un certo periodo: qui scoprii questo materiale povero e pian piano iniziai a lavorarlo. Inizialmente si trattava di piccoli oggetti, poi con il tempo sono diventati sempre più grandi e tridimensionali.
Dipende soprattutto dalla grandezza e dalla complessità. Da poche ore a una mattinata per gli oggetti piccoli, da una giornata a più giorni per gli oggetti grandi, come la giostra, il circo e i rami.
Il circo è la prima creazione che ho amato più di tutte, la sua magia mi incanta. Me lo immagino pieno di luci e musica. E poi i rami di fiori: sono piccoli attimi di poesia, elogio alla primavera e i suoi profumi. Sono molto complicati da realizzare, ma mi danno così tante soddisfazioni che faranno sempre parte dei miei lavori.
La mia passione per la fotografia è iniziata 20 anni fa frequentando circoli fotografici prima e, in un secondo momento, lavorando in uno studio fotografico. Ho collaborato per diversi anni con un paio di studi fotografici, ci occupavamo prevalentemente di matrimoni. Da qualche anno, invece, mi occupo del mio brand Mes Objets de Charme e fotografo i miei oggetti. All’inizio non è stato facile perché da ritrattista quale sono non riuscivo a ottenere foto che mi piacessero, ma la pratica e il tempo sono sempre ottimi alleati. A breve partirà il mio nuovo progetto riguardante il mondo della fotografia: mi occuperò prevalentemente di fotografare per creativi e artigiani, raccontando attraverso la fotografia le meravigliose storie che ci sono dietro il loro lavoro e i loro oggetti.
Il vintage è una vera e propria mania... vendo gli oggetti che trovo perché devo giustificare il mio essere accumulatrice seriale! Ma onestamente sono più quelli che finisco per tenere per me che quelli che decido di vendere. Non ho oggetti in particolare a cui sono legata, tutto quello che ha carattere e una bella patina antica, che io chiamo charme, attira la mia attenzione.
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