Nel cuore della campagna romagnola, a Bertinoro, in provincia di Forlì-Cesena, c’è Ca’ Bevilacqua, un incantevole Bed&Breakfast e location eventi, dove lo stile boho incontra elementi di chiara ispirazione coloniale.
Un gioiello nascosto, circondato da un’enorme siepe e da un parco di 3 ettari, in cui immergersi completamente nella natura, per staccare la spina dai ritmi frenetici. Qui vivono fenicotteri, cicogne marabù, antilopi, zebre, gru e variopinti pappagalli.
Colpo di fulmine per il Garden Room, ricavata da un ex-deposito per gli attrezzi agricoli, ora ricovero invernale per limoni e agrumi. Ideale per rilassarsi con una tazza di thè, ma anche da usare come cornice per eventi, ricorrenze e matrimoni.
I padroni di casa? Loretta e Vidmer. Una coppia ‘terribilmente’, verace come solo i
Romagnoli sanno essere, ospitali e informali. Qui il caffè del mattino te lo prepari da solo, come se fossi a casa tua. E poi confetture biologiche, pane fresco, torte homemade con le uova delle galline del cortile, yogurt artigianale e frutta a km 0.
“Ci sono luoghi che non si possono raccontare.... bisogna viverli, ci si perde e ci si innamora. Varchi il cancello e ti si apre un mondo, potresti essere ovunque,
non c'è una collocazione territoriale, ma dove si posa l'occhio ci si immerge nel verde e le sensazioni sono di pace interiore” così Loretta descrive Ca’ Bevilacqua. Un luogo incantato, dedicato a chi vuole staccare la spina dalla propria quotidianità, tra biancheria in lino, armadi della nonna, torte fatte in casa, ma anche animali africani, come le zebre e le antilopi. La passione per l’Africa e gli animali è da attribuire a Vidmer: “Quando era bambino anziché farsi regalare i giocattoli si faceva regalare animaletti. Con il passare del tempo il suo interesse è cresciuto, soprattutto dopo un viaggio negli anni ’70 dalla Tunisia alla Costa d’Avorio. Questa passione richiede tanti sacrifici e dedizione” racconta Loretta.
Ca’ Bevilacqua è nata: “Da un sogno nel cassetto di mio marito e da un po’ di incoscienza da parte mia. Siamo passati da un appartamento al terzo piano di un condominio in una cittadina viva e vivace – Santarcangelo di Romagna – alla tranquillità di una proprietà di famiglia (era la casa della mamma di mio marito) nell’aperta campagna” racconta Loretta.
Gli arredi sono ricordi di famiglia o oggetti trovati in giro per il mondo, reinterpretati in chiave contemporanea: “Prima viaggiavamo molto, ora è il mondo che viene da noi, conosciamo tanta gente e molte volte scatta con i nostri ospiti quell'empatia che fa nascere belle amicizie.” Grazie alla tecnica del ‘recupero creativo’, oggetti legati al passato prendono nuova vita. E così i paralumi sono formati da vecchi asciugamani di tela e le tende dai copriletti degli anni ’60. E poi drappeggi in velluto, piatti vintage e finestre in ferro battuto.
Loretta, come me, è un’appassionata non solo di mercatini d’antiquariato, ma anche di giardinaggio, di buon cibo e di oggetti fatti a mano. Quali sono gli appuntamenti imperdibili in Romagna? I 5 appuntamenti imperdibili secondo Loretta.
Ma cosa mangiare? “In Romagna abbiamo una cucina semplice, non troppo elaborata dove i primi la fanno da padroni, una tradizione marinara sulla costa e la famosa piadina, il cibo di strada più conosciuto della Romagna che accompagna qualsiasi piatto al posto del pane” racconta Loretta.
E per lo shopping?
Durante il mio soggiorno a Ca’ Bevilacqua ho assaggiato le prelibatezze di Casina Pontormo a Bertinoro (ottima la trippa), un ristorante con arredi vintage, luce soffusa e un giardino incantato. “Un agriturismo atipico” così lo definisce il proprietario, che è stato il primo in zona a togliere l'aspetto "rurale" alla vecchia casa contadina.
Le tagliatelle al ragù più buone di tutta la Romagna si mangiano alla Trattoria Benilde a Bertinoro: arredo anni ’60, 4 o 5 tavoli e poche varianti (tagliatelle, piadina, salame e squacquerone).
Una serata è volata via nella suggestiva cornice di Santarcengelo di Romagna. Un aperitivo nella frizzante atmosfera di Borgo-Est, dopo aver assaporato il panorama dall’alto del borgo vecchio. E poi un bicchiere di sangiovese con una selezione di salumi e squacquerone DOP accompagnata dalla piadiana alla celebre La Sangiovesa. Da non perdere i Cassoni (piadine ripiene) alle erbe di campo o con patate, caciotta e guanciale di Tenuta Saiano. E le tagliatelle al ragù. Molto suggestiva la cornice del ristorante Ferramenta, nella sede della ex-ferramenta Semprini. Qui si possono acquistare prodotti d’eccellenza come le bibite Galvanina.
Molto suggestiva anche Cesena con la Biblioteca Malatestiana e Piazza del Popolo. Qui ci si ritrova per l’aperitivo alla Vineria del Popolo. All’Osteria Michiletta di Cesena si parte con crescentine con prosciutto crudo e squacquerone. Super le tagliatelle verdi con ragù di Mora Romagnola e gli straccetti di manzo con rucola e patate.
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