Una volta dentro, il resto del mondo scompare. Sono gli alti muri costruiti con la pietra del palazzo cardinalizio che separano La Divine Comédie dal resto dell'universo: «Oggi, sopra le cucine, si intravedono le finestre chiuse del vecchio immobile», racconta la proprietaria Béatrice Dellenbach.
L’edificio attuale risale al XVIII. Dopo essere passato di mano in mano, cadde in rovina. «Amaury de Villoutreys e Gilles Jauffret, interior designer @ledivincomplot, hanno dato alla casa una nuova anima negli anni 2010 trasformandola in uno chambre d'hôtes di charme» afferma Béatrice.
La sensazione di vivere nel cuore di una città vivace come Avignone e sentirsi come in campagna non ha eguali. Anche la palatte si basa sulla natura, dal grigio della roccia al blu del cielo. I pavimenti in pietra e legno testimoniano l'epoca della casa.
«Stravagante. Storica. Elegante. Semplice. Antica e contemporanea allo stesso tempo. È una casa vivente». Con queste parole Jilles descrive la La Divine Comédie. Una dimora grande, accogliente, calda, unica e armonica. «Amiamo la storia, mescolare epoche e colori. Una casa di successo è una casa che emana un'atmosfera unica».
www.la-divine-comedie.com
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