Un rifugio di charme protetto da un bosco di querce e abbracciato dalla foresta, tra le colline di Sarzana, in Liguria. La Fustaia è Bed & Breakfast e azienda agricola, produce olio e miele. La coltivazione di peonie, invece, è dedicata alla mamma di Lucia (erano il suo fiore preferito!).
«La Fustaia è un luogo magico che abbiamo ereditato in stato di completo abbandono, da forse più di 100 anni, dalla famiglia nobile di mio marito, i conti Lamotte. Era il casino di caccia di nonno Camillo (nella stanza affrescata a scena di caccia teneva gli uccelli da richiamo liberi come in una voliera!). La storia racconta che un giorno avesse trovato dei caprioli, che ancora oggi si può avere la fortuna di incontrare, senza mamma. Da allora il luogo fu dichiarato riserva protetta» racconta Lucia Lamotte, la proprietaria di casa.
Pareti rivestite in calce cruda e grandi vetrate per fare entrare tanta luce. Il tetto è stato recuperato da una chiesa: coppi antichi e sporto di gronda in ardesia di Lavagna: «Non avendo molto da catasto storico, abbiamo ripreso gli usi dei casali della zona con zoccolatura a pittura e colorazione della calce a naturale ondulata traspirante con ombre e movimento rilassante» spiega Lucia.
Arredi d’epoca si affiancano a lampade di design. E a meraviglie artigianali, come il tavolo di Valentina Giovando rivestito con un mix&match di materiali più svariati, dalla tappezzeria alle paillettes, che rievocano ambientazioni vittoriane, bistrot parigini del ‘700 e arredi Art Nouveau.
A La Fustaia si possono vivere esperienze uniche. Quelle che rimangono nel cuore. Come raccogliere i petali di peonia all’alba e creare un’essenza. E ancora: un picnic nel bosco dallo stile country chic, un bagno ristoratore nel fiume in passeggiata con i cavalli, una cena intima nella serra di fine '800. Tra i progetti futuri? Un glamping nel bosco.
Ho chiesto a Lucia Lamotte, proprietaria di La Fustaia, di raccontarmi qualcosa in più di questo luogo incantato.
Un nido protetto dal bosco.
Un luogo speciale per persone speciali che si intersecano in sfumature non usuali. La Fustaia è dedicata alle persone in cerca di un’esperienza unica che si porteranno nel cuore. Mi consente di dare sfogo alla mia creatività, creando tutto ciò che ho nel cuore e nella mente.
La Fustaia sono io, tutto è sgorgato da me. Ho sempre amato l’architettura, l’uso delle maestranze che riprendono i materiali e le lavorazioni del luogo. Nella scelta dei colori mi ha aiutata mia figlia Costanza (fotografa strabiliante!), una palette ben precisa composta da tre colori: crema, nero e un grigio con una punta di viola.
Nella casa vi sono molti mobili presi dall’antica Villa Lamotte, come il secrétaire di fine ‘700 con letto su vetro di Lago, e porcellane che collezionava mia madre. Il tavolo Don Giovanni dell’artista Valentina Giovando ben rappresenta l’alta artigianalità di Sarzana. E poi la lampada Taccia Castiglioni per Flos 1962 e la cucina Cinqueterre di Vico Magistretti per Schiffini.
L’angolo della vetrata, dove durante le piogge invernali mi fermo a leggere un buon libro seduta su cuscini in velluto.
In primavera per la fioritura di ginestre e peonie, e per l’evento Atri Fioriti: alcuni dei più importanti palazzi storici della città aprono i cortili addobbati di composizioni floreali. A fine giugno in occasione del Sarzana Opera Festival, dove si premiano le nuove promesse della lirica. A Natale per le festa delle luci di Tellaro. Ad ottobre c’è il Festival della Mente. A Colonnata si va per assaggiare il lardo. I mercatini di antiquariato? Li organizza Antiquariato Sarzana (le date sul loro sito!).
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