Entusiasta, eclettica e creativa, Caterina Caramello vive e lavora a Courmayeur, in Valle d’Aosta, dove ha un “bazar” (così da lei stessa definito) a metà strada tra un negozio di brocante e un laboratorio artigianale, il Catelier.
«Dicono che un albero abbia radici lunghe il doppio della propria altezza, in questo caso le mie misurano 3 metri e 62 centimetri, ben radicati nella terra in cui son tornata a vivere dopo aver visto quanto è grande il mondo» così si descrive Caterina Caramello.
Caterina nasce al Verrand, villaggio del comune valdostano di Pré-Saint-Didier, all’inizio della primavera. La passione per i mercatini, l’antiquariato e la voglia di dare nuova vita agli oggetti prendono il sopravvento. Per questo motivo si iscrive allo IED di Torino, dove incontra vari professori tra cui Enzo Mari, che le trasmette la capacità di essere una “spugna” e di cogliere preziosi spunti dalle situazioni di vita quotidiana.
Nel 2001 si diploma e inizia a esporre alcune sue creazioni, per lo più lampade e paralumi artigianali, ma anche tovaglie, cuscini e tende realizzati con tessuti vintage. La sua rete di clienti inizia ad aumentare e così nel 2003 nasce il laboratorio Catelier: «Un luogo di incontro dove trovare consulenze di progettazione curate nei più piccoli dettagli, dove accordare un sopralluogo e intavolare una collaborazione che porti nuova luce alla propria casa esaltandone l'atmosfera e la personalità di chi la abita» spiega Caterina Caramello.
Come è nato il Catelier?
Da un sogno diventato realtà. Dopo il diploma allo IED ho esposto i miei primi oggetti creativi nella saletta mostre del Verrand, antico villaggio di pietra in cui vivo, ed è stato un discreto successo per cui una famiglia mi chiese un relooking di casa loro. Grazie al ‘bouche à oreille’ sono nate altre collaborazioni, per cui ho deciso di aprire la prima sede del Catelier, una casa-bottega al Verrand, prima di trovare il negozio-laboratorio attuale a Courmayeur al numero 39 di Viale Monte Bianco.
Il Catelier è uno spazio eclettico, ricco di complementi d’arredo originali e insoliti. Quanto è importante il dettaglio nell’arredamento degli interni?
Tanti dettagli curati, accomunati da un filo conduttore unico, fanno la differenza. Una differenza quasi impercettibile che si sente quando si entra in una casa ricca di personalità rispetto a un ambiente anonimo.
Chi sono le tue clienti?
Mi piace pensare che le persone che ci apprezzano ci assomigliano, per cui la mia clientela è formata solitamente da donne, coppie o famiglie interessanti, con cui instauro un ottimo rapporto che a volte sfocia nell'amicizia poiché si trovano molti punti in comune.
Quale lo stile nell’arredamento di casa tua?
Sono appassionata dello stile rétro. La mia casa è un patchwork in continua evoluzione. Adoro contornarmi di oggetti e arredi che mi piace guardare. Dopo averli consumati di sguardi cambio loro di stanza per un po', come faccio con le vetrine del mio negozio. Amo lo stile nordico misto al provenzale, affiancato all'artigianato e ai ricordi di viaggio. Mischio linee pure a forme morbide, tinte unite a fantasie sgargianti...
Quali i designer che segui di più, dai quali trai ispirazione o semplicemente hai stima?
In assoluto Ludwig Mies Van der Rohe. In architettura è stato un antesignano del dialogo tra interni e ambiente circostante che è una caratteristica fondamentale anche del mio concetto di casa. E poi la vulcanica Iris Apfel, spero di invecchiare come lei. In Italia ammiro molto Marras. Nelle sue mostre, nei suoi showroom e nelle sue collezioni valorizza la sua terra d'origine e utilizza oggetti vintage di recupero per creare scenografie spettacolari! Il suo showroom a Milano è il mio preferito!
Cos’è secondo te il lusso?
Gli unici veri lussi sono lo spazio (che per me non è mai abbastanza, sogno un catelier in un ex capannone industriale!) e il tempo, quello da dedicare alle cose che ci piacciono veramente, come gli affetti e le passioni.
Cosa si trova al Catelier di Courmayeur?
Follow my travel tips:
INSTAGRAM @slowlivinghideaway