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10 Novembre 2016

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Cosa visitare a Firenze

Gli indirizzi da non perdere tra le vie strette e acciottolate della culla del Rinascimento, passeggiando tra Ponte Vecchio, Santa Croce e il Duomo di Firenze

Importante centro culturale, economico, finanziario e commerciale nel Medioevo, Firenze nell’età moderna ha ricoperto il ruolo di capitale del Granducato di Toscana con la famiglia De Medici e Lorena. Dopo l’unificazione del Paese, fu capitale d’Italia dal 1865 al 1871. Ma cosa visitare a Firenze? Ristoranti, botteghe storiche e negozi vintage per scoprire gli indirizzi segreti della culla del Rinascimento.

Santa Maria Novella

Si parte dalla Basilica di Santa Maria Novella, una delle più belle chiese di Firenze, con la sua facciata che gioca con il contrasto tra marmi bianchi e marmi scuri. Da non perdere l’Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella al numero 16 di via della scala nella suggestiva cornice dell’omonimo convento, ritenuta la farmacia storica più antica di tutta Europa, oggi diventata profumeria ed erboristeria. Da visitare la sacrestia affrescata dove si conservavano le acque, il percorso museale che si sviluppa in quelli che un tempo erano i laboratori di produzione, l’antica spezieria e il giardino delle erbe.

I ricordi e le emozioni del passato sono trasformati in oggetti senza tempo nella Bottega di Corte, una raffinata boutique di antiquariato e vintage collocata nella suggestiva cornice dell’antica corte di Palazzo Da Magnale, ma anche nella boutique Barbara Gallorini Antichità. Se siete in cerca di cappelli artigianali, al n° 11/13r di via della Spada c’è Grevi, azienda fondata nel 1875: qui si trovano cappelli di tutte le forme e di tutte le misure, prodotti nella fabbrica di Signa e perfezionati a mano dalle ricamatrici.

Poco distante un altro pezzo di storia fiorentina con il flagship store di Richard Ginori, la storica azienda artigianale di porcellane che rappresenta l’eccellenza del Made in Italy. La preziosità dell'oro, il romanticismo di animali e fiori, ma anche l'iconico motivo "a stoia": fondata nella località di Doccia a Sesto Fiorentino dal marchese Carlo Ginori nel 1735, e conosciuta all’epoca come La Manifattura di Doccia (è solo nel 1896 che viene fondata la Società Ceramica Richard Ginori), la Manifattura Ginori è stata acquistata nel 2013 dal gruppo Gucci, sotto la direzione artistica di Alessandro Michele. Il suo passato vanta i più grandi designer italiani come Gio Ponti (dal 1923) e Giovanni Gariboli (dal 1954), celebre per il servizio "colonna" dal design essenziale, ma anche (dal 1985) Franco Albini, Franca Helg, Antonio Piva, Sergio Asti, Achille Castiglioni, Gabriele Devecchi, Candido Fior, Gianfranco Frattini, Angelo Mangiarotti, Enzo Mari e Aldo Rossi.

Dopo una visita al Museo Ferragamo, dedicato alla storia dell’azienda di moda italiana, una pausa da Amblé, nella suggestiva cornice della Piazzetta dei Del Ben. Qui ci si può rilassare con un centrifugato di frutta e verdura, oltre ad acquistare oggetti di modernariato e arredamento da giardino vintage. Su questa piazza sono da visitare altre due boutique che mixano abbigliamento vintage e brand di nicchia: la Boutique Nadine e Marie Antoinette Firenze. Poco distante pezzi vintage e opere d’arte dal sapore d’antan da Ad’Opera Concept Store in via dei Fossi al numero 7.

Santa Maria del Fiore

Altro simbolo di Firenze è Santa Maria del Fiore, con la cupola di Brunelleschi e il campanile di Giotto. La cupola è ancora oggi un mistero della storia dell’architettura, data la sua imponenza e la sua forma ottagonale, realizzata senza l’utilizzo di centine e armature, mentre il campanile alto e snello racconta affascinanti storie, da Adamo ed Eva alla creazione dei pianeti, fino alle virtù, alle arti, ai sacramenti e ai profeti.

Poco distante l’antica Basilica di San Lorenzo e il Palazzo Medici Riccardi, la prima residenza medicea. Qui merita una visita il concept store La Ménagère, non solo un ristorante e coffee bar, ma anche un negozio di articoli per la cucina e un meraviglioso fioraio. Altra pausa gourmet al ristorante Konnubio. Qui non solo cucina toscana, ma anche piatti internazionali e proposte vegetariane realizzate privilegiando gli ingredienti biologici e a chilometro zero. A fianco del ristorante, un altro paradiso per gli amanti del vintage. Situato all’interno di un antico negozio di carte da parati, Ub Firenze propone oggetti di modernariato, oltre alle stupende carte da parati vintage.

Santa Croce

Ceramiche antiche, quadri dipinti a olio e posate in argento: l’ultima domenica del mese Piazza Ghilberti è gremita di gente per il mercatino di antiquariato. Una parte del mercatino, quella di Piazza Annigoni, si può visitare tutti i giorni. Da non perdere la boutique Il Cuore delle Cose di Chiara Fresia, dove si possono trovare chicche artigianali, tessuti di lino, ceramiche per la tavola, lampadari magici e “retrouvailles” di un tempo. E non si può lasciare Firenze senza aver provato il panino al lampredotto. Uno dei migliori è quello del barrocino Sergio Pollini, in via dei Macci n° 156.

Se sei in cerca di prodotti sfiziosi per bambini, merita una visita Baboo, al n° 23R di Via Arnolfo (altro indirizzo Top per bambini è la Baby Bottega, con store anche online). Per le donne che cercano capi ricercati, Moi Je Joue al numero 70r di Via Vincenzo Gioberti.

Da Palazzo Vecchio al Giardino Bardini, passando attraverso il Corridoio Vasariano.

Il Corridoio Vasariano serviva ai Medici per spostarsi dalle stanze di casa a Palazzo Vecchio, senza avventarsi per le strade. In un secondo momento fu utilizzato dai partigiani per attraversare il fiume senza farsi vedere dai nazifascisti. E così questa via privata porta da Palazzo Vecchio (vicino a Palazzo Vecchio da visitare anche il Museo Gucci) a Palazzo Pitti, passando per la Galleria degli Uffizi e Ponte Vecchio. Se a Palazzo Vecchio (ex sede del Parlamento italiano e oggi sede centrale del comune con gli uffici del Sindaco) si rimane incantati dal Salone dei Cinquecento, nella Galleria degli Uffizi troviamo i capolavori di Michelangelo, Leonardo da Vinci, Botticelli, Piero della Francesca e tanti altri. Botteghe di oreficeria si alternano su Ponte Vecchio per poi arrivare a Palazzo Pitti, il più grande palazzo fiorentino ai piedi del Giardino di Boboli, uno dei più grandi esempi di giardino all’italiana al mondo, fonte di ispirazione di molti altri giardini reali europei, tra cui quello di Versailles. Il Giardino di Boboli è un museo a cielo aperto di 45.000 m2 che non può mancare nell’itinerario Firenze, tra antiche specie di lecci, sculture che vanno dalle antichità romane al XX secolo, ma anche fontane, tempietti e grotte. Da non perdere la vista mozzafiato dal Forte Belvedere e dal Giardino Bardini.

Da questa parte del fiume, ci si addentra poi nelle vie strette e acciottolate di Borgo Santo Spirito, un quartiere ancora protetto dal flusso di turisti e che conserva la sua fiorentinità. Un gin tonic come aperitivo alla Ditta Artigianale e una cena gourmet da Gurdulù, con le prelibatezze cucinate da Entiana Osmenzeza, come il filetto alla Rossini e i ravioli di porchetta di maialino, crema topinambur e stracotto di guancia di maialino. Affascinante anche la location, tra opere d'arte, lampadari anni '50 e carta da parati Cole and Son firmata Fornasetti. Poco distante anche Berberè, il posto giusto per mangiare una pizza realizzata con farine semintegrali biologiche e prodotti di altissima qualità.

Verso il piazzale di Porta Romana, un altro paradiso per gli amanti della brocante e della buona cucina. Oggetti vintage, mobili recuperati, tessuti e paralumi, ma anche cooking tools per la tavola e la cucina perché Desinare è anche una scuola di cucina con corsi a tema, compresi food photography e table setting.

Dove Dormire Firenze

Dove dormire a Firenze? In perfetto stile tweetandtravel, a pochi chilometri dalla città, il B&B Valdirose è il luogo ideale per concedersi una pausa di relax, tra una fetta di torta preparata in casa, una tazza di tè versata con una raffinata teiera vintage e un buon libro da leggere nel giardino pieno di ulivi. Il Valdirose è un’antica dimora di famiglia dove si respira l’amore per il tempo vissuto, per le ricette tradizionali e per la natura. Appassionata di tutto ciò che è vintage, la proprietaria Irene Berni organizza corsi di cucina e corsi fotografici. Da non perdere le atmosfere da favola che si respirano tra le pagine dei suoi libri di ricette: “Quello che piace a Irene” e “I Doni di Irene”.

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Antonella Machet

JOURNALIST and STORYTELLER - Sono una giornalista e creo contenuti per siti web, social media e materiali promozionali. Mi piace raccontare storie con le parole, ma anche cogliere atmosfere magiche con la macchina fotografica.
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