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23 Settembre 2016

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Favignana

Panorami mozzafiato tra le cave di tufo “en plein air”, la vegetazione selvaggia della macchia mediterranea e l’acqua cristallina

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Da girare in bici o con lo scooter, Favignana è la più grande delle isole Egadi. Definita dal pittore siciliano Salvatore Fiume la “farfalla sul mare”, per via della sua forma caratteristica, si trova a 30 minuti di aliscafo da Trapani, in Sicilia.

Lo scrittore e giornalista siciliano Alajmo Roberto racconta di Favignana accennando a un “paesaggio cubista” nel suo libro L’arte di annaccarsi. Eh sì perché, secondo lo scrittore, il paesaggio in certe zone esplode in maniera quasi cubista a causa dell’effetto delle antichissime cave di tufo.

Il punto più alto dell’isola è il Monte Santa Caterina (314 metri), sul quale ergono le rovine del Forte omonimo, ma il panorama più bello è quello che si ammira dall’alto di Cala Rossa, un anfiteatro naturale scavato nel tufo.

 

Spiagge, cale e calette

Dove andare al mare? Lo suggerisce il vento. Se è scirocco si va a Cala Rossa. Qui bisogna assaggiare il pane cunzato del pirata, condito con alici, capperi e pomodorini freschi. Oppure a Punta Faraglioni. Se invece il vento è il maestrale, bisogna lasciarsi sedurre dalle grotte del Bue Marino, da Cala Azzurra e da Cala Rotonda.

Per chi preferisce la sabbia, c’è Lido Burrone (spiaggia attrezzata). Non lontano, il bar La Costa, dove sorseggiare un buon bicchiere di vino di fronte al tramonto. Da non perdere un aperitivo al Kiosko Marasolo, nel villaggio dei pescatori.

Lo Stabilimento Florio

L’Ex Stabilimento Florio è stato per secoli fonte primaria di guadagno dell’isola, insieme alle cave di tufo (calcarenite). È oggi uno splendido esempio di archeologia industriale, ma anche una testimonianza della storia della famiglia Florio, che ha contribuito allo sviluppo dell’isola non solo con la fabbrica, ma promuovendo anche l’utilizzo del tufo per le costruzioni edili, come il Palazzo di Favignana e la Villa Egea. E pensare che è stato proprio Ignazio Florio, imprenditore visionario, a introdurre il metodo della conservazione del tonno sott’olio dopo la bollitura e l’inscatolamento.

Uno spazio di 32.000 mq, di cui ¾ coperti, in cui venivano custodite attrezzature, ancora e barche necessaria per la mattanza: la tonnara di Favignana è una delle più grandi tonnare del Mediterraneo. Ogni pezzo di tonno aveva il suo scopo: il tarantello è la parte più pregiata, poi c’è la ventresca. Teste e code, sotto forma di olio, erano utilizzate in edilizia per rendere impermeabili i muri delle case, mentre spine e ossa venivano fatte essiccare in cimitero e diventavano una polvere di pesce usata per realizzare i saponi e la colla. E poi ci sono le prelibatezze… la bottarga (le uova), il mosciame, il lattume (liquido seminale) e così via.

Una targhetta ricorda l’anno 1859, quando furono pescati 10.159 tonni. Nelle ultime mattanze, tutti si ricordano dell’esemplare femmina di 620 kg che custodiva due sacche di uova da 50 kg ognuna.

Negli anni ’70 lo stabilimento cessò la sua attività. L’Ex Tonnara Florio appartiene oggi alla Regione Sicilia, mentre il marchio Tonnare Florio è di proprietà degli imprenditori genovesi Parodi.

Giro in barca di Favignana

Non fatevi scappare l’opportunità di girare l’isola in barca con un pescatore. Il compagno ideale è Clemente, carismatico ex tonnarota. Chi meglio di lui può conoscere l’isola? Vedrete il suo volto in giro per l’isola, tra pubblicità e varie insegne, ma anche all’interno dell’Ex Tonnara Florio, nell’area espositiva della Sala Torino. Qui si trovano le immagini a grandezza naturale degli ultimi testimoni dell’età dell’oro, che raccontano di mattanze, tonnaroti e raìs (il capo della tonnara, che si pronuncia rràis).

Shopping

Da Tammaro dell’Antica Tonnara di Favignana si va per comprare tonno, bottarga, masciume, ficazza, lattume e pesto alla favignanese. Gourmandise tipiche, tra cui anche le busiate delle Masserie Pozzo Vecchio, da I Veri Sapori Favignanesi, al n° 8 di via Garibaldi. Accessori e abiti di brand sfiziosi e ricercati da N3, in via Vittorio Emanuele 16. Una buona selezione di prodotti di marchi pregiati da Stefania Mode.

Marettimo

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Da non perdere il giro in barca a Marettimo con Giuseppe. Un piccolo villaggio di pescatori nei toni del bianco e dell’azzurro, rocce a strapiombo sul mare e acqua turchese. Si inizia con la Grotta del Cammello e si prosegue il giro dell’isola passando tra la Grotta del Tuono e la Grotta degli Innamorati. Per una sosta gourmet, il ristorante Il Pirata ubicato sul vecchio porto di Marettimo con una vista suggestiva sul castello di Punta di Troia.

Dove Mangiare a Favignana

Il tonno è il grande protagonista della cucina di Favignana, da sempre legato alla storia dell’isola con la celebre tonnara. Ma ci sono anche aragoste, triglie, seppie, dentici, anemoni di mare (deliziose le frittelle con le attinie) e le donzelle di mare.

La busiata, la tipica pasta trapanese, è da provare all’ombra del giardino del Bar Cavallo: le più tipiche sono con ricotta salata e melanzane o con sarde, finocchietto, pomodoro e uvetta.

La carbonara di mare è da provare da Quel che c’è c’è, così come la cassatella a base di ricotta, ma il ristorante più raffinato della città per la sera è il Sotto Sale: piatti tradizionali rivisitati in chiave moderna in un’atmosfera sofisticata tra lumi di candele e mobili vintage.

Più defilato, ma molto suggestivo e affacciato sul mare, il ristorante Cibo Chiacchiere e Vino. Da non perdere le busiate integrali, prodotte dalla poco distante azienda agricola Masserie Pozzo Vecchio con antiche varietà di grano duro siciliano, tumminia e bidì.

Per la colazione, il ritrovo è la Pasticceria FC: cannoli siciliani, cassate e ravioli dolci ripieni di ricotta.

Dove Dormire a Favignana

Si sente il rumore delle onde che vengono ad accarezzare gli scogli dal B&B Cas’almare, un angolo di paradiso a pochi minuti di distanza dal centro di Favignana con un panorama mozzafiato sull’isola di Levanzo.

Un oasi di relax è la Dimora Cala del Pozzo, con il suo giardino paradisiaco dove regnano cactus e altre piante tipiche della macchia mediterranea. Gli stessi proprietari possiedono l’azienda agricola Masserie Pozzo Vecchio, dove si produce l’olio extra vergine di oliva, il miele e le antiche varietà di grano tumminia e bidì.

Per chi vuole soggiornare nel centro di Favignana, il B&B La Casa dell’Arancio ha un terrazzo con zellige davvero incantevole, ma anche accoglienti stanze con mobili marocchini e con mattonelle antiche siciliane. Si trova in una viuzza a pochi passi da Piazza Matrice.

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Antonella Machet

JOURNALIST and STORYTELLER - Sono una giornalista e creo contenuti per siti web, social media e materiali promozionali. Mi piace raccontare storie con le parole, ma anche cogliere atmosfere magiche con la macchina fotografica.
https://slowlivinghideaway.com/2016/09/23/favignana/Favignana
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